La Sicurezza sul lavoro non è un Costo ma un Valore che produce Reddito

La Sicurezza sul lavoro non è un Costo ma un Valore che produce Reddito

Le micro e piccole imprese sono la maggior parte del tessuto economico del nostro territorio, e devono affrontare ogni giorno le sfide di un mercato che cambia in modo rapido e continuo, anche a causa della nuova tecnologia e dei bisogni sempre più diversificati dei consumatori.

La crescita delle imprese è spesso ostacolata da numerosi adempimenti burocratici, che richiedono tempo e risorse. Questo fa sì che molti imprenditori, che hanno la mentalità del fare, si sentano frustrati e osteggiati da questi aspetti burocratici, che considerano come un nemico da combattere per realizzare la propria impresa.

Oggi il mercato richiede alle imprese di soddisfare aspetti sempre più importanti e necessari per competere e crescere, come la qualità del prodotto, il rispetto per l’ambiente e il rispetto per la sicurezza dei lavoratori. Questi aspetti non sono solo dei doveri, ma anche delle opportunità per migliorare la propria offerta e la propria immagine

Per alcune imprese, il rispetto delle norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro è solo un adempimento burocratico, che non ha alcun valore aggiunto per la loro attività. Queste imprese si limitano a produrre documenti e a registrare procedure, senza avere una reale visione degli obiettivi da raggiungere e senza applicare realmente le misure di prevenzione e protezione nel ciclo produttivo. Questo atteggiamento, però, frena la crescita e la competitività delle imprese, che perdono l’occasione di migliorare la qualità e la reputazione della loro offerta. Al contrario, ci sono anche imprese, seppur ancora poche, che iniziano a vedere questi aspetti come delle opportunità, se veramente implementati nel ciclo produttivo. Queste imprese, infatti, si rendono conto che la sicurezza sul lavoro non è solo un dovere, ma anche un vantaggio per la propria efficienza, produttività e immagine.

Molti imprenditori considerano la salute e la sicurezza sul lavoro come un obbligo burocratico, che richiede tempo e denaro, e che non porta alcun beneficio alla loro attività. Per questo motivo, alcuni di loro preferiscono acquistare attestati falsi o produrre documenti inutili, senza far seguire ai propri lavoratori i corsi di formazione e le misure di prevenzione e protezione previste dalla legge. Questo comportamento, però, è molto rischioso, sia per la salute e la sicurezza dei lavoratori, sia per la continuità e la redditività dell’impresa, che può incorrere in sanzioni e risarcimenti. Inoltre, questi imprenditori perdono l’occasione di migliorare la qualità e la reputazione della loro offerta, e di cogliere le opportunità che la sicurezza sul lavoro può offrire, se vista da una prospettiva diversa, ovvero non come un nemico da combattere, ma come un valore aggiunto da valorizzare.

Esistono imprenditori che sanno trasformare un obbligo normativo in un’opportunità di crescita, e che vogliono comprendere il senso e l’utilità delle norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Questi imprenditori considerano i propri collaboratori e dipendenti come risorse preziose, da tutelare e valorizzare, per rendere la propria impresa più competitiva e innovativa in un mercato che cambia continuamente

Per comprendere che la sicurezza sul lavoro è un valore aggiunto e non un costo, è necessario adottare la giusta prospettiva, che consiste nel chiedersi il motivo e il vantaggio di rispettare le norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro per la propria impresa.

 

La qualità del lavoro dipende anche dalla qualità della sicurezza. Non è lo stesso dipingere una parete con un lavoratore non formato, con una scala tremante, con uno scarso pennello e con un prodotto scadente, che con un lavoratore formato e sensibilizzato, una scala a norma, un buon pennello e un buon prodotto. Questo concetto, semplice ma fondamentale, ci mostra le due prospettive che ci rivelano il perché chi oggi non guarda alla sicurezza come un valore aggiunto, produce anche un’offerta di bassa qualità e di scarso valore, proprio perché priva di quei contenuti necessari a distinguersi sul mercato con prodotti e servizi di qualità.

Possiamo dire che seguire e applicare le norme in materia di salute e sicurezza dei lavoratori significa anche offrire prodotti di qualità e creare valore aggiunto per la propria impresa, anche in termini di redditività. Per dimostrarlo, vediamo alcuni esempi, non esaustivi, di come la sicurezza sul lavoro influisce positivamente su diversi aspetti dell’attività imprenditoriale:

  • La formazione e la sensibilizzazione dei lavoratori sono elementi essenziali per garantire la salute e la sicurezza sul lavoro, ma anche per migliorare la qualità e l’efficienza del ciclo produttivo. I lavoratori formati e consapevoli del proprio ruolo sono in grado di conoscere e rispettare i propri diritti e i propri obblighi, previsti dall’Art. 20 del D.lgs 81/2008, che riguardano la prevenzione e la protezione dai rischi sul lavoro. I lavoratori formati e consapevoli sono anche parte attiva e responsabile del ciclo produttivo, e contribuiscono a migliorare l’organizzazione aziendale, innalzandone il valore produttivo.
  • Il D.V.R. (Documento di Valutazione dei Rischi) è uno strumento fondamentale per la sicurezza sul lavoro, di cui il datore di lavoro o l’organo dirigenziale devono avere piena conoscenza e responsabilità. Ci si può fare aiutare per  la sua redazione da tecnici qualificati o altre figure, ma come prevede l’art. 17 del D.lgs 81/2008, è necessario prendere consapevolezza che la valutazione dei rischi non è delegabile. Inoltre bisogna considerarlo un documento dinamico, da aggiornare e integrare nel ciclo produttivo, e non un semplice fascicolo cartaceo a disposizione degli organi ispettivi. Il corretto uso del D.V.R. in azienda permette di stabilire regole e procedure per ogni fase lavorativa, finalizzate non solo a ridurre i rischi per i lavoratori, ma anche a organizzare meglio la produttività. Infatti, seguendo il rispetto per la sicurezza di un lavoratore, si prestano attenzione anche ad altri aspetti, come il buon funzionamento e il buon utilizzo di macchinari e attrezzature, il corretto uso di una sostanza, il giusto impiego dei dispositivi di sicurezza sia individuali che collettivi e così via.
  • Il registro manutenzioni macchine e attrezzature è un documento importante per la sicurezza e l’efficienza sul lavoro, che permette di tenere sotto controllo lo stato di salute del proprio capitale materiale, quali macchine e attrezzature. Inoltre, sensibilizza i lavoratori sulla cura e il corretto utilizzo delle stesse, rendendoli responsabili di effettuare la manutenzione visiva e consapevoli dei difetti e dei pregi delle macchine. Questo favorisce una maggiore conoscenza uomo-macchina, che si traduce in un aumento della produttività e una diminuzione dei rischi. Quindi, il registro manutenzioni contribuisce alla cura e alla durata degli investimenti aziendali, con sicuri benefici in termini di redditività.
  • Il possesso dei requisiti tecnici professionali è una garanzia per i committenti, che devono accertarsene prima di affidare un lavoro, in quanto responsabili anche penalmente della sicurezza sul lavoro. Questo dimostra anche l’importanza del ruolo dei committenti come primo anello di una filiera produttiva legale, che scegliendo di investire in imprese regolari favoriscono la lotta all’abusivismo e alla concorrenza sleale, tutelando le imprese che rispettano le norme e i propri lavoratori. Quindi, il possesso dei requisiti tecnici professionali migliora l’immagine delle imprese nel mercato, inserendole in quella fascia di clientela che cerca, per vari motivi, solo imprese in regola con la salute e la sicurezza sul lavoro.
  •  Il Servizio di Prevenzione e Protezione interno aziendale è composto da tutte le figure che, secondo la normativa (D.lgs 81/2008), hanno un ruolo ben definito per la tutela e l’incolumità dei lavoratori, quali: il responsabile del servizio di prevenzione e protezione, gli addetti alle emergenze antincendio e primo soccorso, il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, il medico competente e il preposto. Un buon servizio di prevenzione e protezione, ben formato e organizzato, produce risultati positivi per l’impresa, a partire dal preposto, che è incaricato della vigilanza sull’attività produttiva e sull’operatività dei lavoratori, di cui è responsabile. Il preposto deve correggere gli errori dei lavoratori e richiamarli se non rispettano le regole in materia di salute e sicurezza sul lavoro, avendo anche il potere di sospendere quelli che ritenga pericolosi per sé e per gli altri. Inoltre, il preposto deve evidenziare le criticità di macchine, attrezzature, ambienti ecc. Quindi, un buon servizio di prevenzione e protezione, riducendo i rischi e garantendo ordine e buone pratiche e procedure lavorative, migliora il ciclo produttivo e ne assicura l’efficacia e l’efficienza, con benefici in termini di redditività.
  •  La premialità INAIL è un incentivo che l’INAIL offre alle imprese che rispettano il D.lgs 81/2008 e che dimostrano di applicare determinate procedure che ne aumentano il livello di sicurezza sul lavoro. Si tratta di sconti sul premio assicurativo che possono arrivare fino al 28%, che per le imprese del settore costruzioni, che hanno un’alta incidenza del premio, rappresentano migliaia di euro annui.
  • Evitare sanzioni pesanti amministrative, penali e sospensione dall’attività. Questo è uno dei principali vantaggi che le imprese possono ottenere rispettando il D.lgs 81/2008, che disciplina la salute e la sicurezza sul lavoro. Infatti, il mancato rispetto delle norme comporta sanzioni di varia natura e gravità, che possono incidere negativamente sulla reputazione e sulla redditività dell’impresa. Le sanzioni amministrative  applicate dagli organi ispettivi,  possono variare da poche centinaia a diverse migliaia di euro, a seconda della tipologia e della gravità dell’infrazione. Le sanzioni penali previste variano da pochi mesi a anni e  per i casi più gravi, come gli infortuni mortali o con lesioni permanenti,  possono comportare l’arresto o l’interdizione del datore di lavoro o dei responsabili. La sospensione dall’attività è una misura cautelare che può essere disposta anche in fase ispettiva, in caso di gravi violazioni delle norme di sicurezza o di pericolo per la salute dei lavoratori. La sospensione può durare da pochi giorni a diversi mesi, e può avere conseguenze devastanti per l’impresa, che perde clienti, fatturato e competitività.
  • Migliorare il clima e la motivazione dei lavoratori. Questo è un altro beneficio che le imprese possono trarre dal rispetto del D.lgs 81/2008, che tutela la salute e la sicurezza dei lavoratori. Infatti, lavorare in un ambiente sicuro e salubre favorisce il benessere e la soddisfazione dei lavoratori, che si sentono valorizzati e protetti dall’impresa. Questo aumenta il loro senso di appartenenza e il loro impegno, che si traduce in una maggiore produttività e qualità del lavoro. Inoltre, migliorare il clima e la motivazione dei lavoratori riduce il turnover, l’assenteismo e il contenzioso, che sono fattori di costo e di inefficienza per l’impresa. Quindi, investire nella sicurezza sul lavoro significa anche investire nelle risorse umane, che sono il capitale più prezioso di un’impresa

 

Quindi, possiamo concludere che applicare e implementare le regole in materia di salute e sicurezza sul lavoro non è una perdita di tempo o una burocrazia inutile, come potrebbe pensare un imprenditore poco attento, ma al contrario è un investimento che aumenta il valore dell’impresa in termini produttivi e reddituali. Infatti, garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori significa anche migliorare la qualità, l’immagine e altri aspetti dell’impresa, che la rendono più competitiva e apprezzata dal mercato tutti fattori essenziali per una solida e produttiva realtà aziendale.

 Dott. S. Piscitello

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