Preposto nelle imprese con un solo lavoratore: è davvero obbligatorio?

Preposto nelle imprese con un solo lavoratore: è davvero obbligatorio?

Chiarimenti dall’Interpello n. 5/2023 del Ministero del Lavoro

Negli ultimi anni la figura del preposto ha assunto un ruolo sempre più centrale nella gestione della sicurezza nei luoghi di lavoro. Ma cosa succede nelle realtà più piccole, ad esempio nelle imprese con un solo lavoratore? È davvero obbligatorio nominare un preposto anche in questi casi?

Per rispondere a questo dubbio è intervenuto il Ministero del Lavoro, attraverso l’Interpello n. 5/2023 del 23 novembre 2023, che ha chiarito la questione.

Chi è il preposto?

Il D.Lgs. 81/2008 definisce il preposto come la persona che:

sovrintende all’attività lavorativa;

controlla che le direttive del datore di lavoro vengano rispettate;

vigila sul corretto utilizzo delle misure di sicurezza;

interviene in caso di comportamenti non sicuri o situazioni di pericolo.

È quindi una figura di vigilanza e garanzia, posta a tutela dei lavoratori.

Cosa dice l’Interpello 5/2023

La Commissione Interpelli ha ribadito che l’individuazione del preposto è sempre necessaria, perché è un presidio fondamentale per la sicurezza.

Tuttavia, ha anche precisato alcuni punti importanti:

Nelle imprese molto piccole la funzione di preposto può essere svolta direttamente dal datore di lavoro, quando è lui stesso a sovrintendere le attività.

Un lavoratore non può essere preposto di sé stesso: significa che se l’impresa è composta da un solo lavoratore, non ha senso nominare un preposto distinto. In questo caso le funzioni sono automaticamente svolte dal datore di lavoro.

La coincidenza tra datore di lavoro e preposto è considerata una “extrema ratio”, cioè una soluzione valida solo nelle aziende di ridotta complessità, dove non esistono altri livelli gerarchici.

In sintesi

👉 Se l’impresa ha un solo lavoratore, non è necessario nominare formalmente un preposto.
👉 In questo caso, le funzioni di vigilanza ricadono sul datore di lavoro stesso, che è già responsabile della sicurezza.
👉 L’obiettivo resta comunque quello di garantire la massima tutela dei lavoratori, anche nelle realtà più piccole.

Perché è importante questo chiarimento

Molte micro-imprese, artigiani e ditte individuali erano incerte sull’obbligo di nomina del preposto. Con l’Interpello 5/2023, il Ministero ha fugato i dubbi, semplificando gli adempimenti per chi lavora da solo ma confermando allo stesso tempo il ruolo centrale del datore di lavoro nella sicurezza.

✍ Conclusione
La sicurezza sul lavoro non è mai un optional, ma va sempre adattata alla realtà organizzativa dell’impresa. Nelle aziende con più dipendenti, il preposto resta una figura chiave. Ma nelle ditte individuali o con un solo lavoratore, il datore di lavoro è già, di fatto, il garante della sicurezza.


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